
In tempi Covid “La fortuna di avere un animale domestico”
A dirlo è uno studio del Journal of Behavioral Economics for Policy (JBEP) e anche se per noi era una certezza, abbiamo voluto approfondire per capire di più.
Di seguito un estratto dello studio:
Il team del Journal of Behavioral Economics for Policy (JBEP) ha intervistato 32 persone, scoprendo che il 90 per cento dei partecipanti riferiva una sensazione positiva acquisita dal contatto con il proprio animale domestico. “Per riempire il vuoto della solitudine – continua l’esperta – c’è stato un aumento globale delle persone che hanno adottato cani e gatti durante i lockdown
“Se un numero maggiore di animali domestici avesse abitato con gli umani al momento dei lockdown, le conseguenze psicologiche sarebbero state completamente diverse”.
“Uno degli effetti proibitivi della pandemia riguarda la negazione del contatto fisico – afferma Janette Young dell’Università dell’Australia del Sud – l’impossibilità di toccarsi e abbracciarsi, per questo un animale domestico potrebbe aiutare a superare questo disagio”.
“Il feedback che abbiamo ricevuto – sostiene Young – è che gli animali domestici sembrano trarre altrettanto piacere dall’interazione tattile. Anche se dal punto di vista culturale, i nostri amici a quattro zampe occupano un livello diverso rispetto alle persone, essi sono percepiti come esseri senzienti, capaci di gestire simpatie e antipatie”
“Gli esseri umani hanno un innato bisogno di contatto – conclude Young – e gli animali domestici stanno aiutando a colmare il vuoto derivato dall’impossibilità di mantenere rapporti fisici. I nostri amici a quattro (ma non solo) zampe potrebbero portare benefici in una serie di situazioni, credo che siano fondamentali anche per l’assistenza agli anziani.
Se un numero maggiore di animali domestici avesse abitato con gli umani al momento dei lockdown, le conseguenze psicologiche derivate dal trauma del distanziamento sociale sarebbero state completamente diverse”.
Da:
www.agi.it/scienza